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Targhe auto, controlla questa cosa subito: non pagherai più multe

Vi è arrivata una multa e vi pare impossibile averla presa? Forse avete un problema con la targa della vostra auto

Le truffe sono sempre dietro l’angolo, vengono clonati cellulari, carte di credito, identità. Ora pare che i più esperti siano incappati anche nel mondo delle auto e delle moto per quanto riguarda le targhe regalando ai proprietari dei mezzi una bella gatta da pelare. Scopriamo insieme che cosa significa.

Il modus operandi dei truffatori è di semplice comprensione. Sono in grado di modificare con nastro nero o bianco i numeri della propria targa facendoli combaciare con quelli di altre targhe già esistenti. In questo modo se dovessero prendere una multa, non gli verrà addebitata a loro, ma direttamente al possessore della targa clonata.

Inutile dire che questi soggetti si divertono a non rispettare le regole del Codice della Strada, soprattutto per quanto riguarda il limite di velocità. La cosa incredibile è che fra i più esperti c’è chi riesce a ricrearne una targa da zero senza doverne modificare una già esistente.

Con ciò è importante ricordarsi sempre di controllare le multe che ci devono addebitare. E non solo con il controllo della data e del luogo, ma anche attraverso i sistemi più tecnologici. Ad esempio per quanto riguarda la sanzione a causa del sorpasso del limite di velocità. Si può infatti controllare e rivedere la foto scattata nel momento in cui il limite è stato superato. Nel caso in cui non risulti la vostra auto può essere avvenuto un errore nella compilazione del verbale oppure la vostra targa è stata clonata.

Come comportarsi in caso di clonazione della targa

In caso di clonazione della targa assicurata si deve ricorrere alla denuncia dell’evento con tempestività.

Vi verrà chiesta una comprovante e per questo sarà necessario assicurare all’ente che l’auto non era la vostra e che non si trovava nel luogo della sanzione in quel determinato lasso di tempo.

Ci si può muovere seguendo modalità differenti. Si può effettuare un ricorso amministrativo in cui è necessario mandare una PEC o una raccomandata all’ufficio che si occupa di questi eventi. Oppure se si è entro i trenta giorni da quando è stata ricevuta la multa, con un pagamento di una tassa pari a 43 euro, si può far affidamento al Giudice di Pace. Questa tassa è versata allo Stato. Invece, se non si vuol spendere denaro, restando entro i sessanta giorni si può far ricorso al prefetto.