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Semaforo rosso, in questa situazione non la pagare: non posso farti la multa

In caso di multa dovuta ad aver “bruciato il semaforo rosso”, come si usa dire, prestate attenzione perché il verbale potrebbe essere contestabile in alcuni determinati casi.

Fermarsi al semaforo rosso e non attraversare l’incrocio, indipendentemente dal mezzo col quale siamo  a bordo e che stiamo guidando, anche se non ci fosse niente e nessuno in vista, è una delle regole primarie e fondamentali del codice della strada che ci viene insegnata, ma in caso contrario potremmo ricorrere in una sanzione che diventa -però- in alcuni casi priva di validità…

Una  delle prime, primissime  regole che impariamo a scuola guida  è proprio di fermarci al semaforo rosso e non attraversare mai l’incrocio finché la luce rossa rimane accesa. Questa regola deve essere rispettata necessariamente da tutti quanti automobilisti, motociclisti, pedoni e ciclisti, proprio  con il preciso obiettivo di  salvaguardare la sicurezza  sia propria e altrui.

Non rispettare lo stop può causare delle gravi conseguenze, e si rischia anche di prendere una bella multa molto salata. Purtroppo però di tanto in tanto può capitare una distrazione e non rispettare lo stop e quasi sicuramente si verrà multati per l’infrazione commessa.

Tra l’altro oggi come oggi non ci sono soltanto agenti di polizia locale presenti in carne ed ossa a multare i trasgressori, dal  momento che  con l’aumento della tecnologie e dei sistemi di videosorveglianza degli incroci ci sono- a onor del vero- molteplici modi per multare gli automobilisti o i  motociclisti. Per questo motivo esiste una sorta di  cavillo che nega la validità della sanzione in alcuni specifici casi… Quali sono? Scopriamoli insieme…

Come e quando la multa non è valida e pertanto può essere contestata?

Quando non si rispetta lo stop del semaforo rosso e si passa senza fermarsi, il sistema “Redvolution”, che controlla con grande attenzione l’incrocio, produrrà automaticamente  e pure in men che non si dica il verbale. Ma l’installazione di questi sistemi di controllo, necessitano- per la verità- di un’autorizzazione da parte degli enti locali, e spesso- è doveroso sottolinearlo per dovere assoluto di cronaca-  questi sistemi sono sprovvisti di tale delibera.

Ed è proprio  questo uno dei motivi prioritari quando si riceve il verbale per infrazione da semaforo rosso, che bisognerebbe tenere in grandissima considerazione. In pratica  bisognerebbe accertarsi che il dispositivo possegga la delibera.

Se così non fosse,  la multa è contestabile e si può ottenere l’annullamento. I dispositivi di controllo possono essere installati solo dopo la presentazione della delibera, e quando questo non avviene, rende illegittima la loro presenza. Ciò è stato stabilito dal Giudice di pace di Ivrea attraverso la sentenza del 24 settembre 2020, che ha preso in esame il ricorso di un automobilista multato tramite le telecamere del “Redevolution”.

Il giudice ha dichiarato che è responsabilità del comune dimostrare che la delibera sia stata presentata secondo il corretto iter burocratico, aggiungendo poi che  in caso contrario la multa può essere impugnata dal trasgressore che può ricevere l’annullamento.

Ma in linea generale a quanto ammonterebbe la multa per questa infrazione? Quando il conducente del veicolo non si ferma al semaforo nonostante la segnaletica del semaforo rosso, si può ricevere una multa che va dai 167 euro fino a 665 euro. Inoltre è prevista anche la decurtazione di 6 punti dalla patente.

Se si viene colti di nuovo in flagrante a non rispettare il semaforo rosso, entro il biennio successivo, si applica la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. C’è differenza anche nell’orario nel quale si prende la multa, dalle ore 22 alle ore 7 del mattino l’importo della multa sarà più alto di 1/3.